La crostata con frolla alle mandorle
Ho trascorso la giornata di ieri al Sigep e mi sento come una che è stata per un tempo indefinito nel paese dei balocchi.
I profumi inebrianti, le luci che facevano scintillare praline meravigliose, le cascate di cioccolato, hanno invaso i mei sensi. Sono tornata a casa col mio bel carico di progetti e di libri di maestri pasticceri e con un improbabile groviglio di idee da districare.
Beh, con tutto quello che ho messo in lista di sperimentare, saggiare, testare, non ho trovato nulla di meglio, per quietare il brulichio che ho in testa, che mettermi il grembiule e preparare una delle ricette più casalinghe, provate e rassicuranti che conosca.
Ho bisogno di rimettere ordine tra i pensieri e impastare dosi a memoria attraverso gesti conosciuti e la certezza del risultato, mi aiuta.
Questa ricetta fa parte dell’agendina verde e, come tutto ciò che è scritto lì, è una garanzia. Devo ringraziare Vittorina, che considero un po’ la mia seconda mamma e che me l’ha regalata quasi vent’anni fa, come molte altre perle di pasticceria casalinga, che io non trovo affatto meno nobile dell’alta pasticceria.
Perché, ditemi la verità, la mattina, con la faccia stropicciata e i capelli arruffati, preferite assaporare una millefoglie di sablè breton e sfoglie di cioccolato con spuma all’albicocca o addentare una imperfetta, semplice, profumata, crostata alla marmellata?
C’è un momento giusto e lo stato d’animo adatto per ogni cosa. Per me, oggi, complice la pioggia e uno stato d’animo nostalgico, la congiuntura era perfetta per questa. Per sperimentare ci sarà tempo.
Crostata con frolla alle mandorle
200 grammi di farina
125 grammi di zucchero
125 grammi di burro
125 grammi di mandorle tritate finemente
1 uovo
1 cucchiaino di lievito
1/2 fialetta di aroma di mandorle (facoltativa, io non la uso)
Confettura di fragole o di amarene
Ammorbidire il burro a temperatura ambiente.
Miscelare in una ciotola la farina bianca e quella di mandorle, lo zucchero, il lievito e unirvi (se si utilizza) l’aroma di mandorle.
Aggiungere il burro morbido e l’uovo e impastare tutto con le mani solo il tempo necessario ad amalgamare gli ingredienti.
Porre l’impasto in frigorifero per circa mezz'ora.
Questo tipo di frolla non è semplice da stendere col mattarello. Io ne metto due terzi nella teglia imburrata e infarinata e la premo con le mani fino a rivestire tutto il fondo.
Con parte del rimanente impasto faccio il bordo, poi spalmo la confettura edecoro con rotolini di pasta che, una volta disposti sulla marmellata, appiattisco un po' premendo leggermente con un dito su tutta la lunghezza.
Inforno a 180 gradi per circa 30 minuti.
Prima di sformare la crostata lasciarla raffreddare completamente.
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Appunti
Dopo svariate prove fatte nel corso degli anni, ho dedotto che con questa frolla alle mandorle si sposano bene le marmellate scure. Oltre a quelle che ho citato nella ricetta, sono ottime quelle ai mirtilli, alle more, al ribes, alle ciliegie, alle prugne. Sconsiglio di utilizzare altri tipi di frutta.
E' evidente che questa non è una frolla canonica, per via della presenza di lievito e dell'albume dell'uovo, ma vi assicuro che non ci tiene ad esserlo perchè si sente perfetta così :)
Il procedimento che ho descritto per realizzare le strisce di decorazione, non permette di creare una griglia precisa e perfetta, ma a me piace proprio in questo modo.
I profumi inebrianti, le luci che facevano scintillare praline meravigliose, le cascate di cioccolato, hanno invaso i mei sensi. Sono tornata a casa col mio bel carico di progetti e di libri di maestri pasticceri e con un improbabile groviglio di idee da districare.
Beh, con tutto quello che ho messo in lista di sperimentare, saggiare, testare, non ho trovato nulla di meglio, per quietare il brulichio che ho in testa, che mettermi il grembiule e preparare una delle ricette più casalinghe, provate e rassicuranti che conosca.
Ho bisogno di rimettere ordine tra i pensieri e impastare dosi a memoria attraverso gesti conosciuti e la certezza del risultato, mi aiuta.
Questa ricetta fa parte dell’agendina verde e, come tutto ciò che è scritto lì, è una garanzia. Devo ringraziare Vittorina, che considero un po’ la mia seconda mamma e che me l’ha regalata quasi vent’anni fa, come molte altre perle di pasticceria casalinga, che io non trovo affatto meno nobile dell’alta pasticceria.
Perché, ditemi la verità, la mattina, con la faccia stropicciata e i capelli arruffati, preferite assaporare una millefoglie di sablè breton e sfoglie di cioccolato con spuma all’albicocca o addentare una imperfetta, semplice, profumata, crostata alla marmellata?
C’è un momento giusto e lo stato d’animo adatto per ogni cosa. Per me, oggi, complice la pioggia e uno stato d’animo nostalgico, la congiuntura era perfetta per questa. Per sperimentare ci sarà tempo.
Crostata con frolla alle mandorle
200 grammi di farina
125 grammi di zucchero
125 grammi di burro
125 grammi di mandorle tritate finemente
1 uovo
1 cucchiaino di lievito
1/2 fialetta di aroma di mandorle (facoltativa, io non la uso)
Confettura di fragole o di amarene
Ammorbidire il burro a temperatura ambiente.
Miscelare in una ciotola la farina bianca e quella di mandorle, lo zucchero, il lievito e unirvi (se si utilizza) l’aroma di mandorle.
Aggiungere il burro morbido e l’uovo e impastare tutto con le mani solo il tempo necessario ad amalgamare gli ingredienti.
Porre l’impasto in frigorifero per circa mezz'ora.
Questo tipo di frolla non è semplice da stendere col mattarello. Io ne metto due terzi nella teglia imburrata e infarinata e la premo con le mani fino a rivestire tutto il fondo.
Con parte del rimanente impasto faccio il bordo, poi spalmo la confettura edecoro con rotolini di pasta che, una volta disposti sulla marmellata, appiattisco un po' premendo leggermente con un dito su tutta la lunghezza.
Inforno a 180 gradi per circa 30 minuti.
Prima di sformare la crostata lasciarla raffreddare completamente.
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Appunti
Dopo svariate prove fatte nel corso degli anni, ho dedotto che con questa frolla alle mandorle si sposano bene le marmellate scure. Oltre a quelle che ho citato nella ricetta, sono ottime quelle ai mirtilli, alle more, al ribes, alle ciliegie, alle prugne. Sconsiglio di utilizzare altri tipi di frutta.
E' evidente che questa non è una frolla canonica, per via della presenza di lievito e dell'albume dell'uovo, ma vi assicuro che non ci tiene ad esserlo perchè si sente perfetta così :)
Il procedimento che ho descritto per realizzare le strisce di decorazione, non permette di creare una griglia precisa e perfetta, ma a me piace proprio in questo modo.