I quadrotti alle noci
Questi sono gli inconsapevoli brownies della mia giovinezza.
Successe che da fanciulla, appena diciottenne, iniziai ad acquistare in edicola una di quelle raccolte di cucina ad uscite settimanali (allora meno frequenti di oggi).
Non so cosa mi spinse, dato che allora la cucina non era ancora in cima alle mie passioni; tant'è che completato il primo volume, mi fermai.
Dovete sapere che da quei pochi fascicoli ho tratto molte delle ricette che ho fatto e rifatto tante volte nella mia vita e che ancora oggi sfodero con sicurezza anche in occasioni di rilievo.
Ma tornando all'epoca (e parliamo della fine degli anni '80) il mondo, con le sue tradizioni gastronomico-alimentari, non era così a portata di mano come oggi, internet non ci aveva ancora permesso di entrare quotidianamente in relazione con la cucina internazionale
Chi non ricorda, ad esempio, che nei fumetti Paperino, per colazione, preparava ai nipotini le "frittelle": solo da un decennio io ho realizzato che quelle dolcezze fumanti erano in realtà pancakes!
O ancora quanti padroneggiavano ingredienti come la tahina o utensili come la tajine? Sono conoscenze che oggi diamo per scontate, ma che all'epoca erano ancora lontane dal divenire familiari.
Tutto questo per dire cosa. Che in quei fascicoli, questi brownies vennero chiamati "quadrotti alle noci", probabilmente per non confondere le casalinghe impreparate di allora.
Il risultato è che per me si sono sempre chiamati così e così continuo a chiamarli, nonostante abbia scoperto, negli anni a venire, la loro nobile estrazione anglosassone e il loro vero nome :)
Oltretutto, forse sempre per adattare la ricetta ai palati mediterranei, non ancora abituati alle consistenze chewy tipiche di questi dolci, il tempo di cottura è un po' più lungo, rispetto ad altre ricette.
Ma io l'ho sempre fatta così, in famiglia riscuote successi e applausi, tutte le amiche hanno voluto la ricetta e quindi, fedeli o no alla tradizione britannica, questi sono i "miei" quadrotti alle noci.
Quadrotti alle noci
100 grammi di cioccolato fondente
100 grammi di burro
100 grammi di zucchero
50 grammi di farina
3 uova
1 cucchiaino di lievito per dolci
100 grammi di noci spezzettate (se sono fresche è bene tostarle un po' in forno)
1 pizzico di sale
Fondere a bagnomaria il cioccolato fondente insieme al burro.
Lasciar intiepidire.
Aggiungervi, con l’aiuto delle fruste elettriche, le uova, la farina, il lievito, lo zucchero, il sale.
Unire le noci spezzettate grossolanamente servendosi di una spatola.
Foderare con carta da forno una teglia rettangolare bassa (circa 20x30 cm) e versarvi il composto.
Infornare a 180 gradi per 30 minuti circa.
Sfornare, lasciar raffreddare e poi tagliare a quadretti di circa 3 centimetri di lato.
Spolverare, a piacere, con zucchero a velo.
Successe che da fanciulla, appena diciottenne, iniziai ad acquistare in edicola una di quelle raccolte di cucina ad uscite settimanali (allora meno frequenti di oggi).
Non so cosa mi spinse, dato che allora la cucina non era ancora in cima alle mie passioni; tant'è che completato il primo volume, mi fermai.
Dovete sapere che da quei pochi fascicoli ho tratto molte delle ricette che ho fatto e rifatto tante volte nella mia vita e che ancora oggi sfodero con sicurezza anche in occasioni di rilievo.
Ma tornando all'epoca (e parliamo della fine degli anni '80) il mondo, con le sue tradizioni gastronomico-alimentari, non era così a portata di mano come oggi, internet non ci aveva ancora permesso di entrare quotidianamente in relazione con la cucina internazionale
Chi non ricorda, ad esempio, che nei fumetti Paperino, per colazione, preparava ai nipotini le "frittelle": solo da un decennio io ho realizzato che quelle dolcezze fumanti erano in realtà pancakes!
O ancora quanti padroneggiavano ingredienti come la tahina o utensili come la tajine? Sono conoscenze che oggi diamo per scontate, ma che all'epoca erano ancora lontane dal divenire familiari.
Tutto questo per dire cosa. Che in quei fascicoli, questi brownies vennero chiamati "quadrotti alle noci", probabilmente per non confondere le casalinghe impreparate di allora.
Il risultato è che per me si sono sempre chiamati così e così continuo a chiamarli, nonostante abbia scoperto, negli anni a venire, la loro nobile estrazione anglosassone e il loro vero nome :)
Oltretutto, forse sempre per adattare la ricetta ai palati mediterranei, non ancora abituati alle consistenze chewy tipiche di questi dolci, il tempo di cottura è un po' più lungo, rispetto ad altre ricette.
Ma io l'ho sempre fatta così, in famiglia riscuote successi e applausi, tutte le amiche hanno voluto la ricetta e quindi, fedeli o no alla tradizione britannica, questi sono i "miei" quadrotti alle noci.
Quadrotti alle noci
100 grammi di cioccolato fondente
100 grammi di burro
100 grammi di zucchero
50 grammi di farina
3 uova
1 cucchiaino di lievito per dolci
100 grammi di noci spezzettate (se sono fresche è bene tostarle un po' in forno)
1 pizzico di sale
Fondere a bagnomaria il cioccolato fondente insieme al burro.
Lasciar intiepidire.
Aggiungervi, con l’aiuto delle fruste elettriche, le uova, la farina, il lievito, lo zucchero, il sale.
Unire le noci spezzettate grossolanamente servendosi di una spatola.
Foderare con carta da forno una teglia rettangolare bassa (circa 20x30 cm) e versarvi il composto.
Infornare a 180 gradi per 30 minuti circa.
Sfornare, lasciar raffreddare e poi tagliare a quadretti di circa 3 centimetri di lato.
Spolverare, a piacere, con zucchero a velo.