Due tasche piene di pinoli
I pinoli, ogni volta che li utilizzo in qualche dolce, evocano in me un ricordo di grande tenerezza.
Una premessa: Margherita, mia figlia, ha un'anima meravigliosa e semplice, come il fiore da cui prende il nome.
Ama la campagna dove viviamo, conosce e rispetta gli animali di ogni razza e specie, è attenta all'ecologia e alla salvaguardia dell'ambiente.
Fin da piccolina passava le giornate nel prato a guardare le farfalle, annaffiare i fiori, raccogliere nocciole e mandorle, osservare ragnetti e coccinelle. Era un cucciolo libero, abituata all'aria aperta e a giocare molto più con i propri pensieri che con altri bambini.
Il primo giorno di scuola elementare, da piccola responsabile e giudiziosa, è rimasta a scuola senza un lamento. Ma io ho immaginato quale fatica sia stata per lei rimanere seduta tutte quelle ore, chiusa in classe, senza far fuggire i suoi pensieri (o per lo meno senza farsene accorgere).
Poi è arrivato l'intervallo e finalmente l'uscita nel giardino della scuola, ombreggiato da grandi pini.
Lei, timida e incapace di legare subito con bambini che non conosceva, ha scelto un modo tutto suo di trascorrere quella mezz'ora d'aria: raccogliendo pinoli.
Ma ne ha raccolti tanti! Tanti da far esplodere le tasche del grembiule.
E io me la immagino, le ore dopo la ricreazione, seduta in classe col suo bottino segreto, tutta soddisfatta.
Non dimenticherò mai la tenerezza che ho provato, vedendola arrivare a casa con le tasche gonfie gonfie e gli occhi scintillanti di compiacimento, quando me li ha mostrati come fossero un tesoro prezioso e mi ha detto "guarda mamma cosa ti ho portato, facciamo la torta?".
Questi dolcetti morbidi e deliziosi sono i pinolati, un'altra ricetta Etoile, tratta dal libro "La pasticceria da forno" del quale ho già parlato in questa occasione.
I pinolati Etoile
100 grammi di mandorle pelate
100 grammi di nocciole pelate
70 grammi di pinoli (la ricetta Etolie ne prevede 50 grammi)
400 grammi di zucchero semolato (la ricetta Etoile ne prevede 550 grammi)
Albume q.b.
Tritare finemente nel mixer i pinoli (lasciarne a parte un pò per la finitura) e le mandorle con lo zucchero semolato.
Impastare la farina ottenuta, con albume, aggiungendone poco alla volta fino ad ottenere una massa liscia e morbida, ma lavorabile.
Formare delle palline regolari col composto e poi rotolarle nei pinoli lasciati a parte, premendo bene perchè si compattino.
Lasciar riposare una notte a temperatura ambiente.
Spolverizzare leggermente con zucchero a velo e cuocere a 150 gradi per 35 minuti circa.
Una premessa: Margherita, mia figlia, ha un'anima meravigliosa e semplice, come il fiore da cui prende il nome.
Ama la campagna dove viviamo, conosce e rispetta gli animali di ogni razza e specie, è attenta all'ecologia e alla salvaguardia dell'ambiente.
Fin da piccolina passava le giornate nel prato a guardare le farfalle, annaffiare i fiori, raccogliere nocciole e mandorle, osservare ragnetti e coccinelle. Era un cucciolo libero, abituata all'aria aperta e a giocare molto più con i propri pensieri che con altri bambini.
Il primo giorno di scuola elementare, da piccola responsabile e giudiziosa, è rimasta a scuola senza un lamento. Ma io ho immaginato quale fatica sia stata per lei rimanere seduta tutte quelle ore, chiusa in classe, senza far fuggire i suoi pensieri (o per lo meno senza farsene accorgere).
Poi è arrivato l'intervallo e finalmente l'uscita nel giardino della scuola, ombreggiato da grandi pini.
Lei, timida e incapace di legare subito con bambini che non conosceva, ha scelto un modo tutto suo di trascorrere quella mezz'ora d'aria: raccogliendo pinoli.
Ma ne ha raccolti tanti! Tanti da far esplodere le tasche del grembiule.
E io me la immagino, le ore dopo la ricreazione, seduta in classe col suo bottino segreto, tutta soddisfatta.
Non dimenticherò mai la tenerezza che ho provato, vedendola arrivare a casa con le tasche gonfie gonfie e gli occhi scintillanti di compiacimento, quando me li ha mostrati come fossero un tesoro prezioso e mi ha detto "guarda mamma cosa ti ho portato, facciamo la torta?".
Questi dolcetti morbidi e deliziosi sono i pinolati, un'altra ricetta Etoile, tratta dal libro "La pasticceria da forno" del quale ho già parlato in questa occasione.
I pinolati Etoile
100 grammi di mandorle pelate
100 grammi di nocciole pelate
70 grammi di pinoli (la ricetta Etolie ne prevede 50 grammi)
400 grammi di zucchero semolato (la ricetta Etoile ne prevede 550 grammi)
Albume q.b.
Tritare finemente nel mixer i pinoli (lasciarne a parte un pò per la finitura) e le mandorle con lo zucchero semolato.
Impastare la farina ottenuta, con albume, aggiungendone poco alla volta fino ad ottenere una massa liscia e morbida, ma lavorabile.
Formare delle palline regolari col composto e poi rotolarle nei pinoli lasciati a parte, premendo bene perchè si compattino.
Lasciar riposare una notte a temperatura ambiente.
Spolverizzare leggermente con zucchero a velo e cuocere a 150 gradi per 35 minuti circa.