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Le tortine cuor di mela

C’è stato un giocattolo che ha inesorabilmente cambiato la mia vita: il Dolce Forno!
E’ stato il mio oggetto del desiderio per molto tempo, fino a quando, snervata dalle pressanti e giornaliere richieste, mia mamma me l’ha fatto trovare, un giorno, al ritorno da scuola.
Mi emoziono ancora al pensiero di quel momento. Non so se gli occhi mi siano più brillati in quel modo e il cuore abbia più avuto un sussulto tale, per qualsiasi altro regalo nella mia vita.
Ce l’avevo. Era mio. Arancione, bellissimo, corredato di ciotolina, mattarellino, cucchiaio, spatolina e… stampini da crostatina!!
Da quel giorno mi sono ammalata di febbre da pasticceria e non sono più guarita.
Non che gli inizi siano stati facili eh.. lo sa bene la mia amica Angela che ha rischiato di strozzarsi con un biscotto che io, tronfia, le ho servito orgogliosamente. Lei, povera, non ha avuto il cuore di risputarlo, ma la sua faccia stravolta dalla mancanza d’ossigeno provocata dal blocco in gola del corpo del reato non me la dimenticherò mai (ne ridiamo ancora spesso insieme)..

Avevo eletto come aiutanti-sguatteri i miei cugini Stefano e Fabio. A Stefano, quasi mio coetaneo, affidavo compiti di qualche rilievo, come lavare le ciotole o spingere fuori lo stampino con il dolce già cotto, inserendone un altro da cuocere. Fabio era davvero piccolo e, dato che voleva a tutti i costi partecipare ai lavori, lo tenevamo occupato facendogli fare delle palline con l’impasto avanzato, che lui, impegnatissimo, realizzava con grande cura, ignaro del fatto che noi, di lì a poco, le avremmo buttate di nascosto.

Oggi, con tutte le cianfrusaglie da pasticceria e le miriadi di stampi di ogni forma e materiale che popolano la mia cucina, mi fa tenerezza pensare a quanto quel mattarellino e quei tre stampini in alluminio da crostatina fossero preziosi per me, allora.

Così, quando ho trovato una moderna teglia da forno divisa in quattro formine proprio della dimensione dei miei vecchi stampini, non ho potuto fare a meno di comprarla.
E il ricordo è corso a quella che, da bambina, avevo eletto mia specialità: la crostatina coperta! E provavo e riprovavo a riprodurre le mie merendine preferite: le tortine alla mela del Mulino Bianco!
Le dovevo rifare. Oggi come allora.

E l’abilità, le tecniche e le conoscenze che ho acquisito negli anni, l’elaborazione del ripieno derivata dal consiglio di un grande pastry chef come Luca Montersino, la frolla che si sciolglie in bocca, mi hanno certo aiutata a creare delle tortine deliziose, che però, ahimè, non sprigionano nemmeno lontanamente la magia di quelle tavelle dure e bruciacchiate con le quali Fabio, Stefano ed io, facevamo merenda insieme ad un bicchiere di latte, stanchi, ma soddisfatti e felici, del nostro duro lavoro di pasticceri.


Tortine alla mela

Per la frolla:
500 grammi di farina 00
300 grammi di burro
200 grammi di zucchero
1/2 cucchiaino di lievito (non lo metto mai nella frolla ma, per questo tipo di tortina, le conferisce una morbidezza secondo me necessaria)
1 uovo intero
2 tuorli
Aroma di vaniglia

Per il ripieno:
Purea di mele (mele e zucchero)
Mele tagliate a dadini piccoli
Zucchero

Preparare la frolla:
Sabbiare il burro con la farina, schiacciando con la punta delle dita fino a formare una sabbia grossolana.
Aggiungere lo zucchero e l’aroma di vaniglia e mescolare bene.
Incorporare l’uovo e i tuorli, lavorando l’impasto lo stretto necessario per renderlo liscio.
Far riposare in frigorifero per almeno mezz’ora (di più se avete tempo).

Per la purea di mele (metodo Luca Montersino)
 Dopo aver sbucciato e tagliato a fette le mele, riporle, con 5 o 6 cucchiai di zucchero (a seconda della dolcezza delle mele che si usano) in una ciotola adatta alla cottura in microonde.
Far aderire molto bene alla ciotola della pellicola da cucina, facendole fare più giri tutt’attorno, in un verso e nell’altro (come per impacchettarla bene).
Mettere la ciotola in microonde e cuocere alla massima potenza per 10 minuti (anche meno, dipende dalla potenza del forno). Durante la cottura la pellicola si gonfierà, poi si ritirerà verso l’interno della ciotola e formerà una sorta di sottovuoto (ecco perché è molto importante avvolgere bene e strettamente la ciotola.
Estrarre la ciotola, spacchettarla e ridurre le mele a purea col frullatore ad immersione.

Con questo metodo, la purea rimane molto chiara, al contrario di quando si cuociono le mele nel modo tradizionale.

Nel frattempo tagliare altre mele a dadini piccoli.

Composizione
Stendere la pasta frolla sottilmente (2-3 mm) e rivestire gli stampini da crostatina (per fare una crostata grande unica, stendere la frolla un po’ più spessa).
Bucare la frolla coi rebbi di una forchetta.
Versarvi la purea di mele fin quasi a riempirle, poi stendere uno strato di dadini di mela e spolverarli con un cucchiaio di zucchero semolato (più cucchiai nel caso di un’unica crostata grande).
Ricoprire le crostatine con altra pasta frolla stesa sottile e bucarla con uno stuzzicadenti.
Bagnare leggermente la superficie con un pennello inumidito d’acqua e spolverarla con altro zucchero semolato.

Infornare a 170 gradi per circa 15 minuti ( nel caso di una crostata grande, cuocere 180 gradi per 25 minuti).

Lasciar raffreddare bene prima di sformare.

7 commenti

  1. Che deliziaaaaaaaaaaaaaaaaaa. Sei bravissima, proverò sicuramente la tua ricetta. Buon fine settimana
    M.G.

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  2. Guardo la tua tortina e sogno......io non resisto ai dolci con le mele....Bellissima!!!!!!!!!

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  3. Le ho fatte! Buonissime, grazie per l'idea mi sono solo permessa di aggiungere un pizzichino di cannella sui pezzettini di mela. Che bontà!!!
    Momi

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  4. Picetto e Memmea, grazie!

    Momi, mi fa molto piacere ti abbiano soddisfatto. La cannella ci sta divinamente, io ne metto sempre un pizzico nelle torte di mele; in questo caso non l'ho fatto perchè, a mio ricordo, nelle tortine del Mulino Bianco non c'era!

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  5. Ciao complimenti per il blog...bellissime queste tortine alle mele, vorrei prepararle al più presto, mi potresti dire quante mele servono? Grazie mille
    Mary

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  6. Mary, non ho scritto la quantità perchè io vado un pò ad occhio, dipende un pò da quante mele e quanta purea ti piace trovare e da quanto è alto il bordo degli stampi.
    Comunque, per 4 tortine piccole, puoi usare un paio di grosse mele per la purea (tieni conto che si riducono in cottura) e una mela da tagliare a dadini piccoli.
    Fammi sapere!

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  7. ciao, grazie mille per la stima, scopro il tuo blog e non me lo voglio più perdere!! Buona pasqua!!

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